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partite
RAFAEL ng
Gioca per 18’ prima di essere espulso. Provvedimento ineccepibile. D’altro canto lui stesso non poteva fare altro che ribattere come meglio gli è riuscito (suo malgrado, di braccio fuori area) sul pallone di Sansone che stava lanciando in porta Berardi.
BENUSSI 6
Incassa due gol senza responsabilità, e il primo è un'autorete. Tiene in pugno la difesa con piglio deciso, nel finale respinge una punizione perfida di Berardi.
PISANO 6
La solita mignatta. Si attacca all’avversario di turno e non si stacca. Non è uno schianto sul piano dell’estetica del calcio, ma poco importa: è efficace e chiude i varchi che si aprono.
MARQUEZ 6,5
Dopo Firenze, altra prova tosta. In settimana ha detto di aver capito che in Italia bisogna impostare di meno e pensare sempre a difendere. Messaggio mandato a memoria in queste ultime giornate.
MORAS 6
Solido come una roccia, gli va tolto mezzo punto per l’autorete che rimette in parità la partita: sfortunato l’anticipo su Zaza. Per il resto, coperture precisa e buon tempismo.
AGOSTINI 6
Personalità da buon soldato. Quello che non disobbedisce mai a un ordine, che mantiene sempre le attese. Mansioni affidate da Andrea Mandorlini, in versione Nico Cereghini (do you remember?): prima di tutto, prudenza. Missione compiuta.
SALA 7,5
Dove passa lui non cresce più l’erba. Come Attila, il re degli Unni, ha un impeto che è fuoco e fiamme. Assist prelibato per il gol di Gomez, rullo compressore che, absit iniuria, ci ricorda Hans-Peter Briegel quando prende metri. Bravo, bravissimo.
OBBADI 7
Regia pulita e idee limpide. Si dirà: sbaglia un numero cospicuo di tocchi. Ed è vero, ma spesso se è impreciso nell’appoggio non fa danni. Quindi, sulla bilancia, resta il saldo positivo, che è ampio. Rompe il ritmo del Sassuolo e cadenza quello del Verona.
GRECO 6,5
Rilancia il contropiede con lestezza. E per l’Hellas è benzina verde, a innescare un motore che, se la macchina-squadra restasse ferma (ossia bloccato indietro), rischierebbe di grippare. Intesa calibrata con Obbadi.
JANKOVIC ng
Pochi minuti, una botta, esce.
TONI 8
A mente fredda, tra anni, potremo dire con certezza se questo ragazzo cresciuto sull’Appennino emiliano sia il più grande attaccante della storia del Verona. Meglio di tutti? Nei numeri sì, e 37 gol in nemmeno due campionati (e sul conto mettiamone altri due in Coppa Italia) sono un patrimonio da Rockfeller, record assoluto in A con l'Hellas. La sua seconda rete, dopo uno slalom alla Ingemar Stenmark, è un tesoro archeologico.
GOMEZ 7,5
Quel treno da Santa Fè. Come una locomotiva, accumula chilometri e chilometri senza mai rallentare. Segna, sbloccando il risultato, sbertucciando Consigli. Primo a difendere, primo ad attaccare. Serve a Toni la palla del bis (in leggero fuorigioco, per onor di cronaca) e non esaurisce mai le batterie.
VALOTI ng
FERNANDINHO ng
MANDORLINI 7,5
Non ci si accorge neppure dell’inferiorità numerica del Verona, che dura per oltre 70’. E questo significa che l’allenatore ha dato alla squadra disciplina e accortezza tattica. Il Sassuolo pecca di presunzione, a castigarlo ci pensa Luca Toni. Per Mandorlini, non ci sono più dubbi, nuovo obiettivo raggiunto al timone dell’Hellas. Onore a chi vince.
MATTEO FONTANA
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