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Lo scudetto del Verona

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Nella stagione 1984-85 il Verona compie uno di quei miracoli che fanno la storia del calcio: l'Hellas di Bagnoli entra nella leggenda
Redazione Hellas1903

Nella stagione 1984-85 l’Hellas Verona compie uno di quei miracoli che fanno la storia del calcio.

L’artefice del successo gialloblù è Osvaldo Bagnoli, «personaggio timido, ruvido e amabile ‒ come scriverà  sulla Gazzetta dello sport all’indomani della conquista dello scudetto ‒, che non ha inventato il calcio dei marziani, ma ha gestito il suo capolavoro come si gestisce una sana fabbrica: idee e lavoro, lavoro e idee. E una spruzzatina di coraggio al momento giusto». L’Hellas Verona è sì un outsider, ma nei due campionati precedenti ha chiuso al quarto (1982-83) e al sesto (1983-84) posto giocandosi anche la finale di Coppa Italia (una volta contro la Juve e una contro la Roma). Nella stagione che porterà allo scudetto può contare su due calciatori stranieri, fiori all’occhiello delle rispettive nazionali, come il difensore tedesco Hans Peter Briegel e l'attaccante danese Preben Elkjaer Larsen.

Quell’anno lo scudetto è una sfida a tre: Inter, Verona e Torino, ma è l’Hellas a partire col piede giusto tanto che nel girone di andata è campione d’inverno. Poi in quello di ritorno l’impensierisce l’Inter che va in testa, dopo che il Napoli ferma sullo 0-0 i gialloblù al San Paolo. Da quel momento il Verona mette a segno due vittorie consecutive, pareggia nello scontro diretto con i nerazzurri e poi con la Juve (mentre Inter e Torino pareggiano, quindi nessuna delle due dirette inseguitrici approfitta). «Niente ferma questo Verona» scrive già a fine marzo la Stampa, quando il presidente Guidotti annuncia addirittura l’addio di Bagnoli alla panchina a fine campionato (non sarà così e Bagnoli rimarrà fino alla stagione 1989-90, che riporta il Verona in B). A fine aprile, alla quart’ultima di campionato il Verona, come scrive sempre il quotidiano torinese, «si mette al sicuro», «ormai vicino alla matematica certezza di aggiudicarsi il suo primo scudetto».

Domenica 12 maggio l’attende la trasferta a Bergamo contro l’Atalanta di Nedo Sonetti. L’Hellas pareggia 1-1 e vince lo scudetto sette giorni prima della fine del campionato. Una squadra, come scrive Candido Cannavò sulla Gazzetta dello sport del 13 maggio, che «ha dominato la stagione con la sua forza, la sua bravura e la sua simpatia». Secondo Cannavò, quello del Verona «è stato uno degli scudetti più lunghi della storia del nostro calcio, centellinato goccia dopo goccia, una domenica dopo l’altra. Una corsa di testa, una recitazione senza spezzettamenti di ritmo, una impresa non legata a un episodio o a una circostanza, una dolcezza da delibare». Per Mario Gherarducci del Corriere della Sera quello del Verona è uno «scudetto strameritato. Su un collaudato telaio ‒ allestito coi frettolosi scarti di qualche ‘grande’, con giovani di belle speranze e con anziani rigenerati dal clima della provincia ‒ sono stati inseriti due stranieri di levatura internazionale, Briegel ed Elkiaer». Quarant’anni dopo, domenica 11 maggio 2025, in occasione della partita contro il Lecce al Bentegodi, l’Hellas indosserà la quarta maglia, realizzata in 1.985 esemplari ispirandosi a quella indossata sul campo dell’Atalanta nel giorno dello scudetto.

 

 

La rosa

calciatoredataruoloPG
Claudio GARELLA16.05.1955P30-19
Sergio SPURI03.06.1962P10
Mauro FERRONI10.12.1955D200
Silvano FONTOLAN24.02.1955D281
Fabio MARANGON04.01.1962D30
Luciano MARANGON21.10.1956D292
Roberto TRICELLA (C)18.03.1959D300
Domenico VOLPATI19.08.1951D300
Hans Peter BRIEGEL11.10.1955C279
Luciano BRUNI24.12.1960C271
Antonio DI GENNARO05.10.1958C294
Dario DONÀ17.09.1961C120
Gigi SACCHETTI22.03.1958C151
Preben Larsen ELKJAER11.09.1957A238
Pietro FANNA23.06.1958A292
Giuseppe GALDERISI22.03.1963A2911
Franco TURCHETTA05.07.1961A160
Osvaldo BAGNOLI03.07.1935All.

Verona scudetto 1985 organigramma:

Patron, nonché proprietario del Verona era Ferdinando Chiampan, per anni importatore del marchio Canon per l’Italia. In realtà divenne presidente soltanto nel dicembre 1985, qualche mese dopo la conquista del tricolore.

Area direttiva

Presidente: Celestino Guidotti

General manager e direttore sportivo: Emiliano Mascetti

Segretario: Enzo Bertolini

Area tecnica

Allenatore: Osvaldo Bagnoli

Allenatore in seconda: Antonio Lonardi

Serie A 1984/85: classifica finale

—  

PSquadraPtGVNPGFGSDR
1.Verona433015132421923
2.Torino393014115362214
3.Inter383013125422814
4.Sampdoria373012135362115
5.Milan36301212631256
6.Juventus363011145483315
7.Roma34301014633258
8.Napoli33301013734295
9.Fiorentina2930813933312
10.Atalanta283051872032-12
11.Como2530613111727-10
12.Udinese2530105154346-3
13.Avellino2530711122733-6
14.Ascoli2230414122440-16
15.Lazio1530211171645-29
16.Cremonese153047192248-26

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