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MIRZAKHANIAN: “IL VERONA NEL 1991 FU FATTO FALLIRE”

Presidente prima del crac dell'Hellas, ora in Thailandia: "Pressioni per non salvare la società"

Redazione Hellas1903

Sono passati 22 anni dal fallimento dell'Hellas Verona. Una vicenda che ha segnato la storia del club. Nel 1991 il crac avvenne durante la gestione della Invest, finanziaria milanese il cui capofila era Paolo Roberto Uzzo.

 

Tra gli azionisti del club c'era anche il commerciante Emil Mirzakhanian (600 milioni versati insieme al cugino e socio Norik Amirkhanian), che fu l'ultimo presidente gialloblù prima del tracollo.

 

Rintracciato in Thailandia, dove vive da dieci anni, e sentito dal "Corriere di Verona", Mirzakhanian svela particolari sui fatti di allora. Soprattutto, nella lunga intervista pubblicata sul giornale in edicola oggi, tra l'altro afferma: "Le tentai tutte per salvare la società. Volevo recuperare l’investimento mio e di mio cugino. Ma non ci fu verso. Subii delle pressioni dai poteri cittadini: dalla politica, dalla grande imprenditoria locale. E dei “suggerimenti” mi furono recapitati anche da qualche ministro, per farmi intendere che non dovevo impicciarmi oltre".

 

Mirzakhanian aggiunge: "Non c’era la volontà di evitare il fallimento: il Verona doveva andare nelle mani giuste. Ogni mio tentativo di dare spazio a nuovi soci fu bocciato".

 

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