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Pagelle, il Verona sbaglia in avanti. Silvestri, parate okay

Foto Grigolini-Fotoexpress

Manca il colpo del ko. Grosso cambia dopo il pareggio del Venezia. Difesa sotto pressione

Matteo Fontana

SILVESTRI 6,5

Compie almeno due parate decisive. Grande riflesso, in particolare, su Segre. Il Verona resiste al forcing del Venezia anche grazie ai suoi interventi. Di Mariano lo batte, ma in quel caso non può fare nulla.

 

CRESCENZI 6

Dilagante in attacco, in difficoltà in difesa. Bravo nell’assist per il gol di Zaccagni, avanza con costante forza d’urto. Dietro, però, soffre l’intraprendenza del Venezia.

 

CARACCIOLO 6

Provvede a tamponare in diverse situazioni, soprattutto nel primo tempo. Usa le buone maniere e, all’occorrenza, anche quelle forti. Non basta per conservare il vantaggio dell’Hellas.

 

MARRONE 5,5

Dovrebbe fare da regista difensiva, ma è costretto a indietreggiare di fronte alla corsa dell’attacco di Zenga. Rischia il pasticcio sul pallone che Falzerano alza sopra la traversa. Non assicura sufficiente sicurezza.

 

BALKOVEC 5,5

Dal suo lato il Venezia non smette mai di accelerare. Riesce a contenere per 50’, ma dopo perde le misure e va in costante difficoltà. Molto meglio fa quando sale.

 

HENDERSON 6

Notevole contenuto atletico, non smette mai di tessere in mezzo, ma non riesce a far valere le proprie doti tecniche. Nel duo di centrocampo con Colombatto spettano a lui i maggiori compiti di copertura: li svolge in altalena.

 

COLOMBATTO 6

Nei primi 45’ detta i tempi di gioco del Verona con maestria, nella ripresa fatica come tutta la squadra, appiattendosi  fino a prendere l’1-1. Nel finale rilancia l’azione, invano. Il campo fradicio non gli si confà.

 

RAGUSA 6

Imposta il movimento che conduce alla rete di Zaccagni, serve un assist gustoso a Laribi. Sempre vivace, manca il pallone del bis, ma a onor del vero, nell’occasione, è Vicario abile a chiudergli lo specchio, rialzandosi quando ormai è già a terra.

 

LARIBI 5,5

Momenti d’inventiva che strappano l’applauso, qualche pausa in eccesso, un pallone che non riesce a indirizzare con la sufficiente spietatezza in porta. Tra alti e bassi, accusa anche lui il calo del Verona per 20’, nel secondo tempo.

 

ZACCAGNI 6

Si inserisce con precisione scientifica in occasione della rete che porta avanti il Verona. Ficcante  e determinato, si spegne quando il diluvio rende il terreno del Penzo un toboga. Grosso lo toglie per avere più muscoli, e lo fa in ritardo.

 

DI CARMINE 5,5

Torna dopo poco meno di due mesi. Si distingue per la capacità di aprire spazi in attacco, prende un bel po’ di pedate, fa salire la squadra, però non è presente quanto servirebbe in fase di finalizzazione. In realtà ha la palla per il 2-1, ma, sbilanciato, prende il palo di testa.

 

 

DAWIDOWICZ 6

Aggiunge atletismo nel momento in cui il Verona sembra in panne.

CISSÉ ng

TUPTA ng

 

GROSSO 5,5

Il Verona continua a specchiarsi troppo: anche a Venezia, la gara andava chiusa prima. Ormai è un’abitudine, o meglio (peggio) un viziaccio. Con l’Hellas pressato avrebbe potuto dare più peso alla squadra per tempo: non per caso i gialloblù ricominciano a fare gioco a cambi fatti.

 

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