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Pagelle, Pazzini trascinatore, Romulo corre, harakiri Zuculini

Bessa è in crescita. Verde, gol ed errore. Souprayen in sofferenza, Fares spinge ma fatica

Matteo Fontana

NICOLAS 5,5

Vola, spesso con qualche titubanza, in uscita. Inglese lo buggera staccando altissimo. Va, pure lui, in piena confusione sul ribaltamento che gli lascia Pellissier sul filo della porta, pronto a passare all’incasso per il gol che risolve il derby.

CACERES 5,5

Per 45’ vede le streghe, schiacciato dall’urto del Chievo sulla sua corsia (e anche dall’altro lato). Poi tira fuori la grinta uruguagia e si lancia di là con furore. Sul gol decisivo di Pellissier è in ritardo. Chiude alla Enrico Toti, infortunato, con la gruccia da tirare addosso al “nemico”, che non si impietosisce.

CARACCIOLO 6

Ha il compito di governare ed è storia complicata, questa, perché il Chievo non soltanto ha nel trampoliere Inglese una sentenza, ma attacca a ondate, con palloni fiondati in area da destra e da sinistra. Spiana per intero il repertorio da battaglia che lo caratterizza per limitare i danni.

SOUPRAYEN 5

Sparisce, andando verso il centro dell’area e non in copertura, sulla rete di Pellissier. L’attenuante non irrilevante sta nel suo posizionamento da centrale difensivo. Il Chievo sulle fasce martella e nel gioco aereo lui può poco.

FARES 5,5

Cacciatore lo prende d’assalto. Gli mancano parecchi dettami nella fase difensiva, ed è cosa da tenere in conto, visto che non nasce terzino sinistro e la sua evoluzione è di là da venire. Alcune buone accelerazioni, ma dietro paga.

ROMULO 6

Lo prendono in mezzo a lungo, i bucanieri del Chievo, ma è la sua corsa a ridare metri al Verona nella caccia al pari. In certi scatti è persino incontenibile. Esaurisce la benzina dopo una lunga serie di sterzate in andata e ritorno.

B. ZUCULINI 3

Tutto sbagliato, tutto da rifare. Entra nel clima del derby con eccessivo furore e gli effetti sono devastanti. Non prende mai Birsa, se non con le cattive. Provoca il rigore del sorpasso del Chievo con un fallo evitabile su Hetemaj. All’ennesima entrata dura, già ammonito, viene espulso. Male. Anzi, malissimo.

BESSA 6

Da lui ci si aspetta il tocco della differenza, quello che tira fuori dal pentolone degli ingredienti una pietanza prelibata, invece gli tocca cucinare un brodo che, spesso, gli viene con troppo sale. Sistema il dosaggio nella ripresa, con l’Hellas che va all’assalto per pareggiare. Non è al meglio, ma sta crescendo.

CERCI 5,5

Tra i più attivi nei primi minuti, quando il Verona si abbassa va in sofferenza, mostrando logiche difficoltà in fase di rientro. Nel tentativo di supplire all’inferiorità numerica, Pecchia lo cambia.

PAZZINI 6,5

Prende in mano il Verona nel momento di difficoltà, a inizio secondo tempo. Lotta sui palloni che vagano e su quelli che non si muovono, da unico riferimento avanzato. Realizza con glaciale freddezza su rigore. Esce esausto.

VERDE 6

Segna con lestezza il gol dell’1-0, poi, come tutto il Verona, arretra e patisce la spinta del Chievo. Riemerge poco per volta, ma poi combina un pasticcio perdendo il pallone da cui nasce l’azione della terza rete del Chievo: è un errore che pesa doppio, però non è soltanto suo, perché il resto della catena di sinistra dovrebbe farsi trovare pronta e non è così.

 

BÜCHEL 6

Non è appariscente e fa storcere il naso per la poco affinità con la gestione della palla, ma nell’emergenza di un Verona sotto di un gol e con l’uomo in meno aumenta i chili a centrocampo.

KEAN 5,5

Palloni arrivati, pochi. Uno lo calcia nel cielo bigio di Verona. Non incide.

LEE ng

 

PECCHIA 6

Prepara bene la partita, ma Maran capisce come allargare le crepe del Verona e il Chievo, per 30’, mette l’Hellas all’angolo, fino a ribaltare il risultato. L’espulsione di Zuculini potrebbe essere la pietra tombale sul derby, invece è bravo a ridisegnare la squadra secondo un compatto 4-4-1. Rimane il dubbio che potesse dare dei minuti in più a Pazzini prima di sostituirlo.

 

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