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Pagelle, questo Verona è immenso

Grande prova di tutta la squadra. Verre inventa, Di Carmine risolve, Rrahmani è un muro, Amrabat un cyborg

Matteo Fontana

SILVESTRI 6

Mai messo sotto pressione dagli attaccanti della Fiorentina, amministra in uscita e governa l’area con costante concentrazione, ben protetto dalla difesa.

 

RRAHMANI 7

Citando quell’eterno pezzo dei Pink Floyd, another brick in the wall. Un altro mattone nel muro, quello che, in ogni partita, tira su. Nel castello dell’Hellas è il ponte levatoio che non si abbassa mai.

 

GUNTER 6,5

Come con l’Inter, agisce da perno centrale difensivo. Non è semplice coprire l’assenza di un cuneo della squadra qual è Kumbulla, ma conferma di essere sempre attento, ordinato, puntuale, con buona pace di chi gli aveva dato con la solita fretta l’etichetta di anello debole del reparto.

 

BOCCHETTI 6,5

L’ultima volta si era visto a Lecce. Dopo, l’hanno penalizzato gli infortuni. Ha recuperato, Juric l’aveva provato in amichevole con il Tabor Sezana e ha deciso di lanciarlo dall’inizio. Con la forza dell’esperienza tiene a bada il baby gigante Vlahovic.

 

FARAONI 6,5

Mette il turbo nel secondo tempo, dopo che nel primo Dragowski gli aveva tolto con una parata sontuosa il gol, e il Verona spicca il volo. Entra in maniera determinante nella spettacolare azione del gol di Di Carmine. Gioca con il fisico e con la testa, non esaurisce mai le batterie.

 

AMRABAT 7

C’è da domandarsi se in campo ci sia sempre lui o se, all’intervallo, lo sostituisca un suo gemello, altrettanto devastante. Il fatto che, nel finale, debba rallentare per i crampi testimonia che è umano anche lui, che non si tratta di un cyborg. Non fosse così, il dubbio sorgerebbe spontaneo.

 

PESSINA 7

Interpreta il ruolo di regista da maestro della pelota. Se Juric sostiene che questa la sua posizione naturale c’è da credergli (e ci mancherebbe). Dinamismo, tecnica fina, propensione all’inserimento: il ragazzo, al contrario del Nino del Principe De Gregori, è già fatto.

 

LAZOVIC 7

A vederlo correre su e giù per la fascia mancina senza apparente soluzione di continuità, ti sembra che sia una sorta di petardo che non smette di scoppiettare. Dà all’Hellas un supplemento di velocità nel ribaltamento di fronte.

 

SALCEDO 6,5

Cresce a ritmo da record, sia sul piano dell’applicazione tattica che dal punto di vista dell’incisività. Non ci fosse il solito Dragowski, sarebbe lui a sbloccare la partita, ripetendo il copione recitato con il Brescia: stacco di testa nel traffico dell’area, impatto preciso. Gli dice di no il portiere della Fiorentina, ma di gol ne farà parecchi altri, di questo passo.

 

VERRE 7

Con una magia permette a Di Carmine di battere in porta con il calibro, ed è la rete che decide la sfida. Lascia sempre la sensazione che possa esprimersi ad un livello superiore, ma l’annotazione vuole semplicemente evidenziare quali siano le potenziali di un giocatore dal talento puro.

 

DI CARMINE 7

Era stato un pomeriggio complicato, il suo, non riusciva ad andare a regime, i palloni gli sfuggivano. Poi, all’improvviso, gli si è materializzato davanti quello che ha risolto la gara. Bravo nel farsi trovare lì, ancor di più a piazzare di giustezza nell’angolo basso, evitando l’ennesimo miracolo di Dragowski. Rete da ex e da Fiorentina. Gol, soprattutto, da gialloblù vero.

 

 

ZACCAGNI 6

Rimpiazza Salcedo, agisce da raccordo tra centrocampo e attacco.

 

DAWIDOWICZ 6

Dà il cambio a Bocchetti, non si smarrisce.

 

STEPINSKI 6

Fa tirare il fiato a Di Carmine, segna pure, ma è in fuorigioco.

 

 

JURIC 8

Il capitano della compagnia fa un altro capolavoro. Il Verona domina la Fiorentina con la forza dell’organizzazione di gioco. Non corre pressoché mai rischi, potrebbe vincere con margine più ampio. Gestisce il gruppo con intelligenza e rettitudine, come dimostra la questione Di Carmine, tenuto fuori per due settimane per ragioni comportamentali e rilanciato da titolare: la moneta sonante con cui è stato ripagato è il gol della vittoria. Hellas a 18 punti dopo tredici giornate: oh, non svegliatevi, oh, non ancora E non fermateci. No no oh, per favore no.

 

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