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Pagelle, super Silvestri e Lee alla Holly Hutton. Caracciolo, giornataccia

Pazzini cecchino e non solo. Dawidowicz in difficoltà, Gustafson ordinato

Matteo Fontana

SILVESTRI 8

Un'altra partita sensazionale. Para tutto quello che può e anche di più. Sulla zampata di Mazzeo e sulla sassata di Gerbo è impensabile arrivare, ma poi il suo è un show. Oltre al rigore di Iemmello (il terzo che stoppa in questo campionato) è determinante nella chiusura su Galano. E prima e dopo è stato un muro.

ALMICI 6

Esce con il naso sanguinante e la bocca suturata: una partita stoica, fatta di agonismo puro, con i giocatori del Foggia che gliele suonano e lui che non si tira mai indietro. Deve soffrire la spinta avversaria, contiene con rabbia.

DAWIDOWICZ 5,5

Rientra dopo aver saltato la partita con il Cittadella e non è affatto impeccabile. Viene sorpreso da Mazzeo sul gol dell'1-1, anche se in quel caso sconta gli effetti dello svarione precedente di Caracciolo. Non appare sicuro, il suo è un pomeriggio difficile.

CARACCIOLO 4,5

Per lui, invece, è una giornataccia. Buca sul traversone di Zambelli su cui irrompe Mazzeo, provoca il rigore, nettissimo, poi respinto da Silvestri, stendendo Tonucci. Fatica, è spesso in ritardo sulle avanzate foggiane.

BALKOVEC 6

Pennella il pallone su cui Noppert s'impappina, con Lee abile a girare in rete. Meglio in fase offensiva che in quella difensiva, esce dopo pochi minuti nel secondo tempo.

HENDERSON 6

Parte bene, di nuovo titolare a distanza di cinque turni, e ha il merito di effettuare il traversone, ben calibrato, da cui nasce la rete di Pazzini. Poi si nota di meno, costretto a indietreggiare dalla pressione di un Foggia che sale a ondate.

GUSTAFSON 6

Dà sufficiente ordine alla manovra e si sacrifica in copertura. Come per il resto del Verona, nella ripresa i patemi aumentano. Entra Colombatto e si sposta a fare l'interno, dopo torna al centro in coppia con l'argentino.

ZACCAGNI 6,5

Il mezzo punto aggiuntivo è dettato dal "numero" con cui innesca l'azione del bis dell'Hellas: un colpo ad effetto, con una finta di corpo che manda la difesa del Foggia a nanna, prima di pescare Balkovec, che fa il resto. Combattivo, cala pure lui quando le energie si esauriscono.

MATOS 6

Va a intermittenza, alternando pregevolissime giocate a istanti in cui si perde. Non gli risulta facile dare sostegno in copertura. Impensierisce Noppert, e su di lui parrebbe esserci un evidente contatto irregolare in area che il poco convincente Fourneau punisce a suo danno, ammonendolo per simulazione.

PAZZINI 6,5

Gol da opportunista naturale per sbloccare la partita, ha una palla per la doppietta a inizio secondo tempo, ma la sorte non è la medesima. I difensori del Foggia gli vanno contro a muso duro, si arrabbia con Fourneau che lo ammonisce per proteste. Scende ad aiutare nella metà campo del Verona quando la partita si complica, ma è chiaro che, a gioco lungo, le tossine accumulate si facciano sentire.

LEE 6,5

A vederlo allungarsi a velocità supersonica verso l'area sembra uscito dai cartoni animati più suggestivi sul calcio: si avvita e scappa, dribbla e vola, alla Holly Hutton. Un gol lo fa, e prima era stata una sua torsione in mezzo metro quadro a portare alla rete di destrezza di Pazzini. Va in apnea quando il Foggia stringe l'Hellas alle corde.

 

EMPEREUR 6

Si mette a sinistra, al posto di Balkovec, e contiene Galano.

COLOMBATTO 6

Entra con il Verona che ha il fiatone, lo fa ragionare.

MARRONE ng

 

GROSSO 6

Nel primo tempo è un Verona pratico, che rischia ma che si guadagna il vantaggio per due volte. Dopo emerge la stanchezza, l'Hellas accusa gli urti accumulati, viene di nuovo agguantato, traballa, regge. Il punto è molto di lotta e poco di governo. Finisce l'andata con una squadra che, rispetto a quanto visto tra ottobre e novembre, ha recuperato delle certezze, da verificare quando il campionato riprenderà.

 

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