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Pecchia racconta il suo Verona: “Grande gruppo, no ai ritiri e quei dj…”

L'allenatore a "La Gazzetta dello Sport": "Il calcio vuol dire essere protagonisti della partita"

Redazione Hellas1903

Incontro in redazione a "La Gazzetta dello Sport" per Fabio Pecchia.

Una pagina dedicata all'allenatore dell'Hellas, quella uscita oggi sulla Rosea. Un viaggio nelle idee di Pecchia, attraverso la sua visione del calcio.

Dice, tra l'altro, il tecnico gialloblù: "Le chiavi del mio lavoro? La consapevolezza di fare il calcio che vogliamo, senza lasciare nulla al caso. L'equilibrio tra fase difensiva e offensiva. La maturità per affrontare bene le partite. Che tipo di calcio voglio? Propositivo. Il calcio d'attesa non è meno redditizio, guardate Simeone. Non lo discuto, lo rispetto: a me, però, non piace, preferisco essere protagonista della partita".

Continua Pecchia: "Siamo un gruppo di leader. Romulo, Coppola o Troianiello: tutti, a modo loro, sono leader nel nostro spogliatoio. Come succedeva quando giocavo nella Juve di Lippi. Abbiamo scelto giocatori di qualità, che si adattano a più ruoli. Lo sviluppo del gioco può cambiare. Come il dj...".

E rivela: "Nel nostro spogliatoio c'è sempre la musica, ma non la mette uno solo, si cambia". Poi: "Vorrei abolire i ritiri prima delle partite in casa: noi l'abbiamo già fatto 4-5 volte, per la Coppa Italia ci siamo visti direttamente allo stadio".

 

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