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Pesoli dopo l’incontro con Abete: “Sensibile verso di me”

Ma il difensore conferma: "Non ci sarà confronto con chi mi accusa

Redazione Hellas1903

A mezzogiorno si è visto con Giancarlo Abete, presidente della Figc, Emanuele Pesoli. Un appuntamento fissato nei giorni scorsi, nel momento in cui il difensore, squalificato per tre anni per Scommessopoli, ha interrotto lo sciopero della fame togliendosi le catene con cui si era legato alla sede della Federcalcio.Dice Pesoli: "Ringrazio il presidente Abete, perché mi ha ricevuto interrompendo le sue vacanze. Abbiamo fatto una chiacchierata e si è mostrato molto sensibile però non può interferire sugli organi di giustizia sportiva. E' una grande soddisfazione essere ricevuto dal presidente della Figc, ma la mia protesta era volta ad ottenere un confronto con chi mi accusa, che purtroppo non ci sarà".Nessun incontro con Gervasoni e Carobbio nelle aule della giustizia sportiva, dunque. Pesoli però non smette di combattere in vista del processo di secondo grado del 20 agosto: . "Sono fiducioso perché non ho fatto niente. Avrei voluto guardare quei due in faccia, ma non mi è stato concesso. Mostrerò però le mie ragioni con la grinta che ho dentro perché ho voglia di tornare in campo". Così il giocatore del Siena, che sarebbe passato al Verona se non fosse stato coinvolto nello scandalo delle scommesse, aggiunge: "Non è giusto che mi venga addebitato un illecito sportivo per una partita finita 5-0, in cui non ho fatto nulla, per mezze cose che raccontano questi due. Li invito ancora a venire in aula. Se hanno il coraggio il 20 io sarò lì".

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