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SALA: “SONO TORNATO”

"Vedere i miei compagni combattere e non poter dare una mano non è facile. Ora do tutto per l'Hellas"

Redazione Hellas1903

Dopo i mesi di assenza dal campo per infortunio, Jacopo Sala è tornato a giocare, dimostrando subito di poter dare un grande contributo alla squadra di Mandorlini.

Ecco le parole del centrocampista gialloblù, rilasciate ai microfoni di Radio Bella e Monella.

Sono passati due giorni dalla vittoria contro l'Atalanta, avete dimenticato la sconfitta contro la Juventus? "L'avevamo dimenticata già il giorno dopo, perché è stata una sconfitta che ci ha fatto male. Per fortuna domenica abbiamo portato a casa i tre punti, siamo molto felici. Ora ci aspetta un partita delicata contro il Palermo, ma proveremo ad andare là a dimostrare che il Verona c'è. I primi cinque mesi sono stati molto difficili, perché vedere i miei compagni combattere sul campo e non poter dare una mano non è mai facile. Per fortuna dopo le vacanze di Natale sono riuscito ad allenarmi con continuità, il mister mi ha dato la possibilità di scendere in campo e come faccio tutte le domeniche cerco di dare tutto. Per fortuna sono arrivati dei risultati positivi che ci hanno aiutato a salire in classifica. Il momento più difficile? Sono tutti momenti difficili. Il problema è che ci sono state delle ricadute che facevano male al morale, ma dopo i primi giorni di arrabbiatura ho solo pensato a tornare il prima possibile". 

"La partita contro l'Atalanta? Per me era una gara come le altre. Era una partita delicata per noi perché dovevamo cercare di fare punti. Ho giocato esterno, il mister già l'anno scorso mi aveva provato lì, quindi sapevo un po' i meccanismi. Per me un ruolo vale l'altro, l'importante è il bene della squadra e fare punti". 

"Il trasferimento al Verona dello scorso anno? Avevo voglia di tornare in Italia. C'era una piazza come Verona che era piena di entusiasmo, avevo parlato con tanta gente che mi diceva che c'erano tifosi molto calorosi e vicini alla squadra, e questo è sempre un punto a favore quando devi scegliere dove andare. Perciò quando mi hanno detto che c'era il Verona ho accettato subito, perché volevo mettermi in gioco e dimostrare che potevo starci in Serie A. Sono molto contento, la città è bella, mi trovo molto bene, i tifosi sono calorosi. L'anno scorso abbiamo fatto un grande campionato, quest'anno ce la stiamo giocando con tutti, quindi sono davvero molto contento. Il primo gol in Serie A? In casa, c'era anche la mia famiglia, è stata una grande emozione". 

"Il Palermo? Noi ci proviamo tutte le domeniche. A Torino è stato un episodio. Palermo è un campo molto difficile, loro sono molto in fiducia. Dobbiamo mettere lo stesso cuore che abbiamo messo con Parma e Atalanta e andare avanti così. I tifosi? Ci hanno dato sempre una grande mano e noi proviamo sempre a dare il meglio in campo. E' una grande tifoseria e abbiamo la fortuna ad avercela dalla nostra parte. Il rapporto con Luca Toni? Speciale, lo ascolto molto. Lui nei giovani ci crede, mi ha sempre dato una mano. Per noi è un esempio, quelle che ci dice sono cose importanti che vanno ascoltate. Devo solo ringraziarlo per quello che fa per me e per noi giovani del Verona. Saviola? E' un grande campione, la storia parla per lui. Giocare con lui è facile, lo trovi sempre. Gli dai la palla e sei sicuro che qualcosa inventa. E' un grande acquisto per il campionato italiano e per il Verona ed è un onore per me giocare insieme a lui. La Nazionale? Ovvio che è il sogno di tutti arrivarci, ma io adesso penso solo a dimostrare il mio valore per i colori gialloblù, poi quello che arriva in più meglio. Però adesso io penso ad allenarmi bene e dimostrare quello che valgo con il Verona". 

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