Setti: “Al lavoro per un grande Verona”

“Quello che conta, in questo

momento, è che Sean Sogliano sia già al lavoro. Perché il mercato non aspetta”.

Maurizio Setti ha voglia di prendere il timone dell’Hellas. Da mesi segue le vicende

gialloblù a fianco di Giovanni Martinelli, che lo ha fortemente voluto come unico interlocutore per acquisire la grande maggioranza delle quote della società. “Un uomo – dice - che per quello che

ha fatto per il club meritava la promozione in serie A, e mi dispiace che non

abbia avuto già nella stagione appena conclusa questa soddisfazione”. E’ in

auto quando ci risponde, e non si sottrae ad alcune domande che lo riguardano,

e riguardano di conseguenza il futuro del Verona. Partiamo da ciò che sembra rappresentare

il problema numero uno, il suo addio al Bologna, che alcune voci danno per

complicato. “Voglio subito chiarire che alla

fine la soluzione si troverà. Sono in uscita dalla società rossoblù e sto

facendo di tutto per lascarci da amici. E’ questo un passaggio fondamentale e

solo quando sarà compiuto potrò, per rispetto di tutti, accedere ufficialmente

all’Hellas”. Lo vedremo in riva all’Adige, quindi “tra qualche settimana, ma

ripeto, quello che importa è che chi è preposto a farlo sia già al lavoro per

costruire la squadra”.

Qual è l’ambizione di Setti? “Lavorare

per dare al Verona una risonanza il più possibile a livello nazionale. Oltre che

nei risultati sul campo, che sono la prima cosa, vorrei che si potesse crescere

assieme anche per provare ad uscire dall’alone di provincialismo che per

esempio esiste anche a Bologna. Verona ha una cultura sportiva, e ovviamente

non solo quella, che va ben oltre le proprie mura”. Poi? “Mi piacerebbe costruire

un settore giovanile forte, sia a Carpi che nel capoluogo emiliano mi sono

battuto per questo”.

Si è visto con Mandorlini? “Sì,

abbiamo avuto nei giorni scorsi un colloquio per conoscerci e cercare di

adottare una filosofia da seguire per il bene del Verona. Per il mister parlano

i risultati che ha ottenuto. A me piace avere un rapporto trasparente con tutti

quelli che lavoreranno per la causa. E’ il momento di lavorare con tranquillità

e serenità, il futuro dell’Hellas lo impone”.

Andrea Spiazzi