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Setti e il “modello Borussia Dortmund”: “Vi spiego cosa intendo”

Il patron: "Il club tedesco era vicino al fallimento ed è cresciuto con i giovani: è la mia idea di calcio"

Redazione Hellas1903

Fece molto discutere, e continua a suscitare dibattiti, la frase di Maurizio Setti, pronunciata al suo arrivo a Verona, sul "modello Borussia Dortmund" come riferimento per l'Hellas.

Il club tedesco, all'epoca, aveva appena vinto la Bundesliga ed era arrivato in finale di Champions League.

Chiarisce ora Setti, partendo dallo sviluppo del vivaio gialloblù: "La strada è quella giusta, come dimostrano i vari Danzi, Fares, Tupta, Zaccagni, prodotti del nostro settore giovanile. Oppure gli investimenti Calvano e Valoti, arrivati giovanissimi, e le convocazioni nelle varie rappresentative nazionali di Kumbulla, Corradini, Agbugui, Florio, Coppola, Terracciano, Stefanec e di altri ragazzi gialloblù. E qui si ricollega il “modello Borussia Dortmund”: una società che era vicina al fallimento, proprio come quel Verona che mi venne ceduto, e che in 10 anni di percorso è cresciuta attraverso i propri giovani. La mia idea di calcio parte dal settore giovanile, fonte di sostentamento che ti può portare ad avere calciatori bravi, da far giocare in prima squadra a costi contenuti, o da vendere per reinvestirne i guadagni". 

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