Fece molto discutere, e continua a suscitare dibattiti, la frase di Maurizio Setti, pronunciata al suo arrivo a Verona, sul "modello Borussia Dortmund" come riferimento per l'Hellas.
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Setti e il “modello Borussia Dortmund”: “Vi spiego cosa intendo”
Il patron: "Il club tedesco era vicino al fallimento ed è cresciuto con i giovani: è la mia idea di calcio"
Il club tedesco, all'epoca, aveva appena vinto la Bundesliga ed era arrivato in finale di Champions League.
Chiarisce ora Setti, partendo dallo sviluppo del vivaio gialloblù: "La strada è quella giusta, come dimostrano i vari Danzi, Fares, Tupta, Zaccagni, prodotti del nostro settore giovanile. Oppure gli investimenti Calvano e Valoti, arrivati giovanissimi, e le convocazioni nelle varie rappresentative nazionali di Kumbulla, Corradini, Agbugui, Florio, Coppola, Terracciano, Stefanec e di altri ragazzi gialloblù. E qui si ricollega il “modello Borussia Dortmund”: una società che era vicina al fallimento, proprio come quel Verona che mi venne ceduto, e che in 10 anni di percorso è cresciuta attraverso i propri giovani. La mia idea di calcio parte dal settore giovanile, fonte di sostentamento che ti può portare ad avere calciatori bravi, da far giocare in prima squadra a costi contenuti, o da vendere per reinvestirne i guadagni".
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