"Resta la necessità di ridefinire l’apertura del campionato: se riprenderà, come tutti auspichiamo, lo farà perché saremo arrivati alla decisione dopo una successione ordinata di attività e decisioni che consentirà di riprendere il campionato in totale sicurezza per tutti. Non era possibile decidere con fretta o spinte strumentali. L’incertezza ha caratterizzato tutti i paesi, solo quelli che hanno scelto di chiudere hanno deciso subito. Anche in Germania, che sta per riprendere, ci sono stati dei rimandi".
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Spadafora: “Ripresa calcio, no alla fretta. Nuova chiusura sarebbe un grave danno”
L'intervento del Ministro dello Sport al Senato: "Ci sono presidenti di club che hanno cambiato opinione. Governo coerente"
Così il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, intervenuto al Senato.
Ha poi aggiunto : "Il governo ha sempre tenuto una posizione prudente, mentre presidenti di club hanno legittimamente cambiato opinione strada facendo. Noi abbiamo mantenuto la linea della coerenza, senza pressioni. Se il campionato riprenderà lo farà perché ci sono le condizioni. In molti mi chiedono: “Perché se una cassiera risulta positiva non chiude il supermercato, a differenza del calcio?". La risposta è banale: nel supermercato è possibile mantenere le distanze e usare gli strumenti di protezione, il calcio è uno sport di contatto. Da qui le decisioni. Quello che vorremmo fare è evitare, per non danneggiare ulteriormente il mondo del calcio, nuove chiusure. Siamo comunque consapevoli che la voglia di finire il campionato sia legata a ragioni sportive ma anche economiche”.
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