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UN RITIRO SCACCIASTREGHE

SOTTO LA LENTE L’ATTEGGIAMENTO DELLA SQUADRA. MA E’ SOLO QUELLO IL PROBLEMA?

Redazione Hellas1903

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Una vittoria con l’Atalanta in questo momento sarebbe la miglior medicina per tornare a sorridere e per evitare, soprattutto, di impantanarsi in una situazione che potrebbe diventare psicologicamente difficile da gestire.

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Ieri, alle 23, la dirigenza, dopo il 4-1 di Marassi, ha deciso di portare tutti in ritiro. Scelta condivisa anche da Mandorlini, comparso furioso davanti alle telecamere per la prova dei suoi. Senza cercare alibi. ”Il rigore? Ok poteva starci ma all’inizio siamo andati sotto malamente di due reti”. Discorso onesto e per nulla piagnone né vittimistico. I piagnistei pubblici servono a nulla, del resto, se non, spesso, a ricercare responsabilità negli altri prima che in se stessi. Il “I ghe l’ha con noantri”, insomma, non regge e non funziona in seno all’Hellas. E meno male.

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Vi sono altre questioni “calde” sul piatto. Oltre alla lecita tirata di orecchie ai giocatori, la sensazione, netta, ad esempio, è che alcuni in questo momento dovrebbero dare spazio ad altri. Cirigliano peccherà anche di gioventù ma mostra senso tattico e carattere. Longo ha mostrato grinta e qualità, oltre che capacità realizzativa, Rubin che ci può stare (censurabile, anche se comprensibile il suo gesto di stizza al cambio, non avendo mai visto il campo). Uguale per Donadel. Viceversa, Hallfredsson e Donati non stanno rendendo al meglio, e non c’è nulla di male ad avere un periodo (si spera breve) di minor efficienza. Le cosiddette seconde linee servirebbero proprio a diventare prime, a maggior ragione in queste situazioni.

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In questo momento la parola chiave in società è “atteggiamento”. Ovvero il ritiro dovrà servirea ritrovare quell’adrenalina agonistica e quella fame di far punti che, uniti all’indubbia qualità della rosa e al gioco a tratti travolgente, avevano portato ad avere i grandi risultati di inizio campionato.

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In via Belgio si è consci che ora gli episodi girano contro, ma che questo fa parte del saliscendi della sorte in un campionato.

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Si è consci, inoltre, che il campionato del Verona incontrerà momenti difficili, come l’attuale, ma anche che una vittoria, domenica, potrebbe riparare alcune palesi e pericolose crepe e rimettere in carreggiata l’Hellas.

 

ANDREA SPIAZZI

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