gazzanet

Verona concentrato sul campo, oltre i bla bla di mercato

Nomi e parole, parole, parole. Ma per l'Hellas la testa è alle prossime gare

Andrea Spiazzi

Torino e Crotone, anzitutto. Due gare in quattro giorni che il Verona vuole sfruttare al meglio, per viaggiare verso la fine del girone d'andata con una fetta consistente di salvezza in tasca.

Nel frattempo ieri è ufficialmente iniziato il calciomercato. E, indovinate un po'? Sono piovuti una fucina di nomi accostati al Verona, naturalmente. Nota società straricca e pronta sempre ad ampliare la rosa a costo di lasciarne alcuni in albergo, oltre che club che ha dichiarato e che continua a dichiarare che l'obbiettivo è l'Europa e quindi quanto fatto finora è poco e deludente.

Va in scena dunque il teatrino delle compravendite, molte fasulle, poche, pochissime, reali. Il solito giochino dei procuratori che cercano una sistemazione per i propri assistiti, se non addirittura news picchiate sui tasti da qualcuno che si diverte ad inventarle per vedere i likes aumentare.

Nella grande difficoltà in cui si trova il calcio, che rispecchia quella del Paese nel periodo della pandemia, non girano soldi. E quelli che girano arrivano dai salvadanai di terracotta fatti cadere a terra per contare le monetine. Per i più fortunati qualche bigliettone.

Il Verona qualcuno l'ha sondato, non è che sia vietato. L'Hellas probabilmente, una volta fatti uscire, se riuscirà, esuberi e forse un paio del gruppo, qualcuno porterà a casa in attacco e a centrocampo. Oggi è presto, troppo, per conoscerne il nome (o i nomi). Renderà poi chiaro ad eventuali pretendenti che la valutazione di 10 milioni per Zaccagni è ridicola, come quella di 5 per Lovato.

I gialloblù restano concentrati sul campo. Che dice che con una rosa piena di infortuni e di giovani, ha messo in cassa l'incredibile cifra di 23 punti in 15 partite. Roba da correre al mercato di riparazione.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso