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Verona, cosa vuoi fare da grande? Il tempo stringe, troppe incertezze dal mercato

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Tra 11 giorni la prima di campionato, varie le operazioni ancora bloccate, e Baroni aspetta
Andrea Spiazzi
Andrea Spiazzi Direttore 

Il tempo inizia a stringere. A 11 giorni dall’inizio del campionato il Verona non ha ancora sistemato la squadra, con un mercato fatto di attese di cessioni più che di entrate. L’Hellas pare ostaggio della necessità, sempre estrema secondo la politica del club, di cedere, incassare e quindi procedere agli innesti. Una logica certamente poco gradita a Marco Baroni, che tuttavia l’ha accettata. Setti agisce così ed è sotto la luce del sole da anni.

LE INCERTEZZE. Da dissipare sono anzitutto i dubbi che permangono rispetto ad alcune uscite. Garcia si vuol tenere Zanoli sull’esterna, dunque salterebbe il passaggio di Faraoni al Napoli. Pare però che il calciatore voglia giocare e non fare da secondo a Di Lorenzo, quindi preferisca andare in prestito al Genoa. Questo potrebbe mettere in discussione la permanenza di Faraoni in gialloblù. Alla faccia delle dichiarazioni dei procuratori, che, al solito, contano poco-nulla se non a tutelare i propri interessi e quelli dell'assistito.

Ngonge è il gioiello di famiglia. Arrivato a parametro zero ora vale alcuni milioni. Il Bologna insiste. Si vedrà. Perderlo non sarebbe una bella cosa, servirebbe dunque un sostituto.

I nodi vanno sciolti presto. Hien, per esempio, è promesso sposo all’Atalanta che ha in partenza Demiral. L’Hellas attende che l’Atalanta sia certa della partenza del suo difensore per acquistare lo svedese.

Da qui nascerebbe un grande punto di domanda sulla difesa. I centrali ci sono, ma come la mettiamo senza Hien?

CENTROCAMPO. È il reparto che più necessita di rinforzi. Folorunsho sarebbe un ottimo inserimento, certo, in prestito secco e oneroso, quindi bisogna sganciare la pecunia. Akpa Akpro è un giocatore altrettanto buono per l'Hellas, ma c’è l’Empoli che lo rivuole. E quindi?

Aggiungiamoci Doig. Piace al Sassuolo, il mercato chiude il 1 settembre. Anche qui si vedrà.

In avanti sembra avanzata la trattativa per Esposito ex Bari. Per Bonazzoli bisogna tirar fuori denari per uno stipendio cospicuo per le casse del Verona. Queste casse che sembrano sempre vuote, nonostante un mercato, sinora, che con gli incassi degli obblighi di riscatto e la cessione di Sulemana e Tameze è abbondantemente in attivo (circa 36 a 8, considerando i 15 milioni e rotti di Ilic che arriveranno sul conto però il prossimo febbraio).

Il Verona deve decidere cosa fare da grande, e farlo in fretta. I miracoli come quello dello scorso anno non possono sempre accadere.

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