Il povero Castro, bravissimo calciatore, in lacrime alla fine della gara, il Verona che esulta per una vittoria frutto dell’abilità di due bravi attaccanti e di tanta buona sorte. Il risultato che serviva è arrivato in un momento strategico troppo importante per l’Hellas, ed è un segnale più che positivo per il buon esito della stagione e non solo.
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Verona, perché la botta di fattore C serviva tanto proprio adesso
Il Verona, per via di punti, il suo lo sta facendo: 18 in 18 giornate sono tanti viste le 12 sconfitte. Il potere dei 3 punti è enorme specie nelle basse lande della classifica. Come col Venezia quando Joronen infilò la palla nella sua porta da solo, l’Hellas ne strappa altri 3 con l’aiuto del ventenne Castro (poco “Fidel” alla sua causa), sfortunatissimo interprete di un mini-dramma al ragù bolognese (ci spiace per lui, avremmo preferito la papera di un altro dei suoi).
Si diceva che la rocambolesca vittoria capita in un momento chiave per almeno due motivi. Il primo viene dalla conferma una volta di più che questo Verona ha una rosa più che adeguata all’obbiettivo. Sulla carta è una rosa da salvezza tranquilla, come andiamo dicendo da tempo. Dunque, dal mercato imminente si potrebbe non aspettarsi grandi movimenti, sempre rischiosi, a meno che non si inizi a vendere di brutto, con la necessità quindi di rimpiazzare. Cosa centri Swiderski in un attacco abbondante, vario e prolifico non è dato a sapersi. La squadra, invece, ha bisogno di scendere dall’altalena, di essere guidata con maggior equilibrio, di non finire nel vortice del terrore dopo un episodio negativo, di provare a centrare per la prima volta la continuità di risultati utili già sabato con l’Udinese. E ciò passa tutto dalle mani di Paolo Zanetti che, incassato il successo di ieri, ora ha anche più serenità per trovare finalmente il bandolo della matassa di una squadra che è andata troppe volte ”in sbattimento”.
Il secondo motivo riguarda la trattativa per la cessione del club a Presidio Investors, che ci risulta in una fase di stallo. Non c’è ancora alcun preliminare firmato. Può sbloccarsi tutto a breve, ma anche no. Di certo il fatto che la squadra si risollevi in classifica aiuta.
Buon 2025 al Verona, allora: che tra quattro giorni si ricominci da dove ci si era lasciati, con la squadra che festeggia assieme alla sua gente.
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