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Verona, quell’abbraccio che dice tanto sul bottino pieno

Getty Images

Hellas fortunato? C'è molto di più

Andrea Spiazzi

Diciamocela tutta. Il Verona è a punteggio pieno in buona parte per la sciocchezza combinata dalla Roma e per una non banale dose di fortuna arrivata nella gara di ieri con l'Udinese (Lasagna &Co si sono mangiati di tutto).

Ma ridurre tutto a questo sarebbe ingeneroso ed errato.

L'abbraccio della squadra a Favilli, dopo il gol (foto Getty Images) dice molto di più, e spiega l'essenza del grande inizio in campionato dei gialloblù. Oro che cola, per chi, come l'Hellas, ha nel mirino i 40 punti.

Nella rosa rinnovata, che ha bisogno evidente di trovare condizione e meccanismi, sono rimasti giocatori fondamentali, che hanno avuto il compito, e lo hanno svolto molto bene, di trasmettere ai nuovi il loro spirito, quello che arriva da Juric e che verrà impresso, è una certezza, anche su chi arriverà.

L'abbraccio a Favilli è andato oltre la gioia per il gol, per lui eccezionale visto che è stato il primo in A. Ha significato che anzitutto una squadra vincente si forma con l'unione, che l'iniziazione in questo Hellas parte da lì, che il gruppo è sano e sa dove vuole andare. E ancora, una volta di più, che laddove iniziano i limiti, questi si superano con l'audacia di chi ha il coraggio di rischiare. E la fortuna poi, si sa chi aiuta.

Retorica? No, oso dire, perché queste, in realtà, sono le qualità più difficili da insegnare nel pallone, in una classe di scuola, in un team di lavoro. E il Verona ha un maestro sontuoso, che viene da Spalato con furore.

Blindiamo, allora, questa cassaforte ricolma dell'oro di questi 6 punti. Non andrà sempre così, arriveranno anche gli episodi sfortunati, si sa. Intanto, facciamo le corna e godiamoci questo nuovo, “vecchio”, Hellas.

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