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Zaccagni: “Siamo la rivelazione, ma non ci fermiamo. Il Verona la mia seconda famiglia”

Il centrocampista dell'Hellas: "Possiamo giocarcela con tutti, l'obiettivo è vincere e salvarsi"

Redazione Hellas1903

Mattia Zaccagni è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Queste le dichiarazioni del giocatore gialloblù, riportate sull'edizione odierna:

“Sono felice per il primo gol che aspettavo da tanto e orgoglioso per quello che abbiamo fatto contro il Genoa. Orgoglioso perché sotto 1-0 si può anche patire un po’. Invece abbiamo reagito e anche sul 2-1 abbiamo continuato. C’è consapevolezza di potersela giocare con tutti. Siamo stati la rivelazione finora, però non ci vogliamo fermare. Il percorso che ci rimane in testa è il solito, ovvero provare a vincerle tutte e salvarsi".

Su allenatore e ruolo: "Juric mi ha insegnato molto, ho scoperto un ruolo nuovo, prima giocavo più da mezzala. Ero un po’ scettico perché da sempre giocavo lì. Invece fin da subito mi ha detto di volermi fare giocare più avanti, leggermente allargato. Il mister chiede pressione, vero, ma pretende giocate di qualità con la palla tra i piedi".

"Io giocatore da Serie A? Adesso sì, due anni fa con l’infortunio non ho potuto giocarmela appieno. Prima il dolore, poi l'operazione: speravo di non intervenire, ma ad un certo punto il dolore era insopportabile, anche mentre dormivo o stavo sul divano. Il tendine sinistro era il doppio di quello della gamba destra".

"Bologna? È una squadra tosta e di qualità che rispecchia Mihajlovic, ma abbiamo la consapevolezza di poter fare una grande partita. Loro giocano ad alti ritmi, hanno un attacco di qualità e sfrutteranno le ripartenze".

"A Verona dal 2013? Sono diventato prima uomo e poi calciatore. In campo cresci prima come uomo e poi come calciatore. Tutto ciò l’ho fatto e continuo a farlo qui, quindi è per questo che l’Hellas è come la mia seconda famiglia".

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