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Paolo Zanetti commenta a Dazn il pareggio del Verona col Lecce.
"È un punto importante. La partita era difficile per entrambe le squadre, la posta in palio era alta. Sarebbe un errore essere insoddisfatti del pareggio: abbiamo tenuto a distanza il Lecce, staccando altre squadre. Ci sono altre due finali e faremo di tutto per arrivare quanto prima alla salvezza. L'approccio non è stato dei migliori, ma esserci sciolti dopo lo svantaggio conferma fosse solo un aspetto mentale. L'approccio delle emozioni ha un certo rilievo, abbiamo regalato un sacco di palloni in impostazione e questo ha dato coraggio al Lecce. La nostra paura deriva dalla voglia di arrivare all'obiettivo il prima possibile, ma vedo che non siamo gli unici. Anche tutte le altre squadre hanno questo problema in comune con noi.
Tengstdet? Ha bisogno di recuperare, ma tempo non ce n'è. A differenza degli altri, però, ha la giocata estemporanea ed è il calciatore più forte dal punto di vista tecnico. Era giusto metterlo in campo, toccava alla squadra servirlo meglio. Non posso permettermi calciatori che si gestiscono, come nel caso di Serdar. Veniva da un lungo stop, ma ha avuto 45 minuti a disposizione e ha fatto la sua parte.
Coppola? Ha le sue qualità, in marcatura è un difensore già da grande squadra. Quando è concentrato non ho mai visto attaccanti metterlo in difficoltà, poi la giornata no fa parte del percorso di crescita. Sulla rete del Lecce non ha responsabilità, con Valentini che non segue il movimento dell'attaccante e un errore generale della fase difensiva".
Il tecnico ha poi aggiunto in conferenza stampa: "Recuperiamo Dawidowicz, Valentini era già a rischio, ho stretto i denti e lo ringrazio ma ha un problema muscolare da valutare.
Adesso manca il Venezia, comunque in questo momento sono gli altri che devono vincere per forza anche se questo non è il messaggio giusto da dare ai ragazzi. Dobbiamo scendere in campo come se fosse sempre la partita più importante della stagione, io non mi sento salvo, mancano ancora punti ma sono anche gli altri quelli che devono farli".
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