gazzanet

Lee, un gol bello e inutile, un segnale per il futuro

Getty Images

Il sudcoreano alla prima rete con la maglia gialloblù, contro il Milan a San Siro

Redazione Hellas1903

Un gol nel segno di Cha Bum-kun. Fu lui, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, a “sdoganare” il calcio della Corea del Sud in Europa. Stagioni da stella esotica in Germania, con Darmstadt, Eintracht Francoforte e Bayer Leverkusen, per un giocatore di estro e talento.

 

Un motivo d’ispirazione per Seung-woo Lee, in rete per la prima volta in Italia, oggi a San Siro. Una marcatura che non è valsa per evitare al Verona l’ennesima (pesante) sconfitta e la matematica retrocessione in Serie B, ma che ha evidenziato le qualità del giocatore asiatico, arrivato all’Hellas dalla cantera del Barcellona. In Catalogna – peraltro per delle irregolarità nel  suo ingaggio il club blaugrana subì uno stop sul mercato – gli è stata presto data l’etichetta di “Messi d’Oriente”. Ingombrante, a dir poco, nella sua retorica ovvietà, il paragone.

 

Certo, la botta precisa e potente che ha battuto Donnarumma è stata un pezzo pregiato, nell’ambito di una stagione in cui Lee, ventenne a gennaio, ha fatto esperienza, scontando il prezzo di un fisico gracile per un campionato atletico come la Serie A. Eppure, quando è stato impiegato, un guizzo, alla manovra spesso difficoltosa del Verona, l’ha sempre garantito. L’Hellas dell’immediato futuro avrà bisogno della sua tecnica.

M.F.

@teofontana

Potresti esserti perso