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Le pagelle: Ngonge da pandemonio, Henry manda in orbita il Verona

Matteo Fontana
Matteo Fontana Coordinatore di redazione 
Terracciano con potenza e qualità. Amione dominato, Folorunsho sbaglia. Intelligenza Duda

Montipò 6

 

I gol gli “tocca” prenderli, perché non può porre rimedio: gli calciano in porta infilando conclusioni imprendibili. Attento su Samardzic e Pereyra.

 

Tchatchoua 6,5

 

Si rende più insistente di minuto in minuto. Sulla destra è costante. Sale a ripetizione, portando nella metà campo d’attacco dell’Hellas palloni in abbondanza.

 

Coppola 6

 

Mantiene alto il livello di concentrazione, non commette sbagli di rilievo. Cerca anche di costruire in uscita, con qualche appoggio calibrato.

 

Amione 5

 

Comincia con grinta, ma viene presto messo sotto pressione dagli attaccanti dell’Udinese. Lucca lo domina: sulla rete del 3-2 lo travolge. Si prende troppi rischi.

 

Terracciano 7

 

Gioca ancora da terzino sinistro, ma non si limita a stazionare sulla fascia. Si lancia in avanti, spinge, dà supporto al centrocampo. Ha peso, potenza e qualità.

 

Folorunsho 5

 

Perde Kabasele sul gol che porta avanti l’Udinese. Errore grave, distrazione da matita blu. Non riesce a farsi sentire in fase di contrasto, sbaglia quando si porta in attacco.

 

Duda 6,5

 

Ha il compito di dirigere il gioco e lo fa con grande intelligenza. Detta i tempi della manovra del Verona, assicura ordine anche nei momenti in cui tutto porta all’entropia.

 

Suslov 6,5

 

Sta largo sulla destra. Quando si accende, il Verona cambia marcia. Scatta e crea occasioni. Serve a Ngonge l’assist per la meraviglia em bycicleta per il primo pari.

 

Ngonge 8

 

Il gol in rovesciata che dà al Verona il provvisorio pareggio è di immensa bellezza, un sontuoso capolavoro. Da un suo tiro era scaturito il penalty del 2-1. Dal suo piede parte il pallone di Henry: è un Cirillo da pandemonio.

 

Lazovic 6

 

Non ha la velocità e il cambio di passo dei giorni migliori, ma se la palla gli arriva sulla corsa la fa viaggiare che è un piacere. Si spreme oltre il possibile.

 

 

Djuric 6

 

Ammonito dopo pochi minuti, non si fa condizionare e lotta sempre. Segna di precisione il rigore che rialza il Verona, non fa mai un passo indietro.

Bonazzoli 6

Tenace, riconquista palla nell’azione del 3-3.

 

 

 

Henry 7

 

Entra con temperamento e il suo gol manda in orbita il Verona e i 1000 tifosi gialloblù a Udine.

 

Baroni 6

 

È un Verona che non finisce mai. Tra Lecce e Udinese, rimonta cinque reti e prende due punti che, sulla bilancia, contano. L’Hellas ha sempre molti ed evidenti problemi, ma ha ritrovato cuore e pure delle idee.