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"Giocare ogni 3 giorni sottoporrà i calciatori a rischi maggiori e l’orario delle 16:30 per le partite estive è sbagliato, siamo contrari. Sulla questione stipendi non è semplice trovare una soluzione condivisa. Rimandare le scadenze e fare le cause sugli stipendi di marzo e aprile non è la chiave giusta per noi".
Queste le parole del vicepresidente dell'Assocalciatori, Umberto Calcagno, a TGcom.
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