Una battaglia legale per tutelarsi in ogni sede.
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Niente 0-3? Il Verona pronto alla battaglia legale
L'Hellas aspetta la sentenza, non fosse rispettata la norma agirebbe subito
Così si muoverebbe il Verona se non venisse pronunciato dal giudice sportivo un verdetto, in consonanza con l'articolo 17 del codice deliberato dalla FIGC, che riconosca lo 0-3 d'ufficio per la gara con il Cosenza.
Nel pomeriggio ci sarà la pronuncia dell'organo competente, sulla base di quanto acquisito attraverso il referto stilato dall'arbitro della partita, il signor Fabio Piscopo della sezione di Imperia.
I dubbi sul merito non possono esserci, perché il dettato normativo è chiaro e non si presta ad equivoci. Il Cosenza cercherà, in seguito, di procedere a istanze d'appello. Tuttavia, se oggi non dovesse essere prodotta una sentenza implicante la vittoria a tavolino dell'Hellas, la società gialloblù agirà subito.
Maurizio Setti l'ha fatto intendere dopo quanto avvenuto al "San Vito-Marulla" sabato, ma il passaggio ai fatti sarebbe istantaneo per il Verona, che a quel punto andrebbe a richiedere anche il pagamento delle spese e il risarcimento dei danni per la trasferta sostenuta.
Da notare che l'Hellas, tramite la propria dirigenza (alle 15, alle 15.30 e alle 16.30), aveva avvertito dei rischi i responsabili del Cosenza, la settimana scorsa, con in testa il presidente del club rossoblù, Eugenio Guarascio. Negli spogliatoi dello stadio, per tre volte, il management del Verona ha richiesto il rinvio dell'incontro, ma l'ipotesi è caduta nel vuoto.
Ora tutto è nelle mani di chi è preposto a decidere e, in qualsiasi caso, si prospetta un confronto che non avrà un esito definitivo in queste ore.
M.F.
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