Tutto confermato. Facile, peraltro, il confronto. Il Verona ha una rosa più che adeguata per la salvezza, decisamente più forte di quella dello scorso anno. La qualità si vede e non mente.
gazzanet
È un Verona che ha tanto da dare
Con qualche certezza in più nei propri mezzi con la Cremonese i 3 punti sarebbero arrivati. Nel finale stanchezza e un po' di paura di perdere (classica partita strana e dunque pericolosa) hanno frenato l'Hellas, costretto a intascare un solo punto.
Orban ha avuto troppa voglia di spaccare la porta da solo, l'ottimo Giovane è stato tradito a volte dalla fretta, a volte bloccato da Audero che ha giocato per tutti i suoi.
Gagliardini si è presentato in buona forma, lo aspettiamo presto. Difesa sicura, anche se meno fatica ha dovuto fare contro i lombardi venuti più che altro a barricarsi e soverchiati dall'impeto dei gialloblù. Bernede con lampi di classe, Bradaric fino all'ultima goccia. Buone sensazioni ha lasciato anche Belghali.
La nota negativa sono gli infortuni, davvero troppi. Gagliardini (quanta sfortuna!) a parte, tanti muscolari, ma ce ne sono per tutti i gusti. Una benedizione speciale potrebbe essere utile.
Il Verona sembra una squadra in parte ancora da sgrezzare, da oliare, da plasmare rispetto a quanto può dare, e quanto ha da dare non è poco per quello che si è visto ieri.
Ora serve il coraggio con Juve e Roma, e servono gol. Le reti fatte sono solo una in tre gare. C'è da sbloccarsi là davanti. Con la qualità i tempi di perfezionamento si accorciano. Non serve far volare i mussi, qui ci sono buoni cavalli pronti al galoppo. Forza, Verona!
© RIPRODUZIONE RISERVATA