gazzanet

Grosso e il Verona: l’Hellas riparte dal 4-3-3

Il ds D'Amico sta lavorando per costruire una squadra basata sul modulo preferito dal nuovo tecnico

Redazione Hellas1903

Il Verona di Fabio Grosso nel segno del 4-3-3.

Un modulo che, ormai, fa parte della storia tattica dell'Hellas. Ci puntò Davide Pellegrini, quando salvò i gialloblù dalla retrocessione in C2. Lo adottò (con alcune variazioni) Gian Marco Remondina. Tolte le parentesi di Giovanni Vavassori e Giuseppe Giannini, il Verona ha avuto, salvo rari adattamenti, il 4-3-3 come riferimento fisso negli anni della conduzione di Andrea Mandorlini.

Gigi Delneri, pur modificando degli aspetti, vi fece ricorso spesso. Per Fabio Pecchia il punto d'avvio è sempre stato questo, sebbene nel vortice di cambiamenti che hanno contraddistinto soprattutto la stagione terminata con la retrocessione in B si siano viste molte formule diverse, soprattutto il 4-4-2.

Tony D'Amico, ds dell'Hellas, sta lavorando per consegnare a Grosso gli uomini più funzionali alla sua idea di calcio, improntata al 4-3-3. Ma Grosso, all'occorrenza, sa percorrere altre vie. A Bari ha impiegato il 3-5-2, il 4-2-3-1 e il 3-4-3.

Tuttavia la strada percorsa da D'Amico, di concerto con il nuovo tecnico del Verona, prevede che sia il 4-3-3 la bussola secondo cui orientare il mercato. E proprio per questo, ora, l'Hellas è alla ricerca di un esterno offensivo per ampliare la batteria delle punte laterali, che comprende Matos, Cissé (in realtà abile a muoversi su tutto il fronte avanzato) e Lee

M.F.

Potresti esserti perso