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Diritti tv, il Verona paga milioni per la stagione flop

Niente introiti per ragioni meritocratiche. E l'Hellas perde una fetta degli incassi

Matteo Fontana

Dovevano essere di più i milioni di euro incassati dal Verona dai diritti televisivi per la stagione in corso. Invece il pessimo campionato dell'Hellas costerà caro alla società.

Secondo la simulazione effettuata oggi da "La Gazzetta dello Sport", il club gialloblù, in caso di (probabile) retrocessione, si ritroverà con un introito inferiore rispetto a quanto ipotizzato in precedenza. Il totale sarebbe dunque di 27.5 milioni, al netto di contributi e mutualità.

Questo perché il criterio d'assegnazione relativo all'aspetto meritocratico comporterà per l'Hellas un'entrata pari a zero, data la posizione in classifica attuale. Lo stesso discorso vale per le altre squadre che andrebbero in B al momento, ossia Frosinone e Carpi.

A questo si aggiunga il mancato introito per la permanenza in Serie A nel 2016-2017.

Il Verona potrà "consolarsi" con il paracadute. Che per alcune fonti in ambito societario non è sufficiente per pensare a un Hellas in grado di comandare la prossima Serie B: queste le parole del direttore sportivo gialloblù, Riccardo Bigon, sabato scorso, dopo la sconcertante resa con la Sampdoria.

Bigon, infatti, ha annotato che molti soldi saranno "fumati" (sic) dal monte ingaggi.

Rimane da capire che cosa sarebbe successo se la Lega A non avesse aumentato il paracadute, portandolo da 30 a 60 milioni di euro, e pressoché raddoppiando per un eventuale Verona in B l'incasso rispetto a quanto percepito, ad esempio, dal Cagliari che viaggia verso la promozione, e che quest'anno ha ricevuto poco più di 13 milioni di euro a fronte dei 25 che andrebbe a ottenere l'Hellas.

 

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