A difendere la scelta di Antonio Cassano di lasciare il Verona e il calcio è Cesare Prandelli, intervistato da "la Repubblica".
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Prandelli: “Cassanata? No, scelta matura”
L'ex ct a "la Repubblica: "Antonio ragazzo con grandi valori. Va applaudito"
Prandelli, che ha guidato Cassano quando era ct dell'Italia, e che ha allenato dal 1998 al 2000 l'Hellas, dice: Antonio ha valori importanti. Credo che si tratti di una decisione molto onesta, che avvalora tutto quello che ho sempre pensato di questo ragazzo. Antonio ha valori importanti, è fortemente legato ai suoi cari, alla sua famiglia. E prendendo una decisione di questo tipo, in questo momento dell’anno, sono convinto che abbia avuto rispetto di tutti: dei tifosi del Verona, della città, ma anche del presidente e di tutta la società. Non ha voluto rimanere in un posto senza avere l’anima giusta per starci, i giusti stimoli. Sono convinto che sia stata una decisione fortemente sofferta, ma allo stesso tempo molto dignitosa. Gli va fatto un grande applauso".
Prosegue Prandelli: "Non è assolutamente una ‘Cassanata’, questa è la scelta ponderata di uomo maturo, che a 35 anni è consapevole delle proprie priorità. Mi dispiace perché poteva regalare ancora giocate importanti: dispiacerà ai tifosi del Verona, ma anche a tutti gli appassionati di questo nostro sport. La sua storia la conosciamo, sappiamo bene di cosa è capace con la palla al piede. Fa effetto che smetta dopo Totti, sono stati compagni e amici, hanno giocato insieme e ho avuto il piacere di allenarli. Senza la sua famiglia secondo me Antonio non ci può stare, e allora ha preferito lasciar perdere soldi per avvicinarsi alla moglie Carolina e ai figli. Scelta che, ripeto, ho trovato di una grandissima maturità, e che dimostra lo spessore della persona".
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