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Zanetti: “Il campionato è lungo, con la Roma serve lottare tutti assieme”

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L'allenatore del Verona: "Dobbiamo ritrovare velocemente il concetto di squadra, di errori ne faremo sempre"
Redazione Hellas1903

Paolo Zanetti presenta in conferenza stampa la gara del Verona con la Roma.

"Tutti uniti per la Serie A? È uno slogan giusto ma che ci serve solo per uscire da questo momento, il campionato è lungo e abbiamo una posizione più che dignitosa che è frutto del lavoro che abbiamo fatto. In questo momento sembriamo essere solo consci dei nostri difetti ma serve lottare, aggredire l'avversario, perchè è l'unica cosa che serve fare".

Juric ha ritrovato Mancini, leader della Roma, il Verona ha un leader?

Questa squadra è particolare, ha dei leader tecnici, forse non dei leader dal punto di vista del carattere. Poi l'unica cosa che conta è l'Hellas, la squadra, in questo momento leader devono essere tutti. Bisogna imparare a voler bene al Verona ma non a parole bensì con l'atteggiamento in campo. Ultimamente invece si è innescato un meccanismo di errori continui che ci ha fatto abbassare la soglia dell'autostima. Bisogna ritrovare velocemente il concetto di squadra. Di errori ne faremo sempre, bisogna lottare per la sopravvivenza perché questa è la realtà, anche se una partenza ottima ci aveva fatto pensare, e anche a me, di poter stazionare in una posizione di classifica migliore. Se siamo arrivati a questo punto la colpa è esclusivamente nostra ma adesso si vedono gli uomini, dalle difficoltà bisogna saper uscire per non entrare in un tunnel di partite consecutive che possono ammazzare qualsiasi professionista.

Dobbiamo essere consci che questo è un progetto a breve termine, aldilà delle dichiarazioni, ma io sono orgoglioso di essere l'allenatore dell'Hellas e devo lottare quotidianamente per meritarmi questo privilegio. Dobbiamo lottare tutti insieme facendoci anche trascinare dalla magia del "Bentegodi" che è la miglior medicina che ci possa essere. Le parole oggi stanno a zero.

Siamo consapevoli che dobbiamo arrivare all'ultima giornata salvi, poi se dovesse arrivare qualcosa di più ben venga. La realtà del Verona è questa, l'anno scorso a questo punto l'Hellas aveva un punto in meno poi si è salvata bene con lo stesso allenatore che oggi è tra i migliori in Italia. I campionati sono lunghi, ci sono diversi momenti, bisogna affrontare i problemi di petto ed essere consapevoli che bisogna lavorare per meritarsi questa maglia perché quella che abbiamo è una grandissima opportunità che bisogna sfruttare.

Chi è più squadra e chi ha più nervi saldi riesce a superare questi momenti per poi arrivare in fondo. In questo trittico di gare la prestazione con il Monza è stata buona, a Bergamo un disastro poi a Lecce c'è stata una reazione in parte, non quella che avrei voluto, abbiamo avuto una reazione di paura, ci siamo portati dietro la paura sia con la palla che senza. Su questo ci siamo confrontati in questi giorni.

Domani io sono convinto che il Verona farà una grande partita. Dobbiamo dare il cento per cento, forse anche di più, ad una piazza che meriterebbe la Champions League ma noi oggi non siamo da Champions League, forse non siamo neanche da salvezza ma un mese fa lo eravamo, quindi bisogna ripartire da lì.

Che Roma mi aspetto? La Roma è una grandissima squadra a livello tecnico e hanno un grande allenatore. Questo è quello che so, poi loro avranno i loro problemi, noi abbiamo i nostri ma dobbiamo pensare a fare il nostro e fare il massimo ripartendo innanzitutto da noi stessi.

Faraoni dal 1'? Faraoni stanotte ha avuto il vomito quindi non so come si presenterà. Ci mancano giocatori importanti ma se non ragioniamo di squadra poi si batte sempre sul tasto dei singoli. Tutti i giocatori dentro il nostro organico devono mettere il loro mattoncino, se manca Belahyane giocherà Serdar se manca Serdar giocherà Dani Silva ma questo non è importante, bisogna pensare a dare il proprio massimo per la squadra.

Perilli o Montipò? Ho semplicemente dato un turno di riposo ad un portiere, non c'è nulla di strano. Montipò per noi è determinante ma deve essere il vero Montipò. Gli ho dato l'opportunità di recuperare le energie psicofisiche. Ha reagito di rabbia, quello che volevo vedere, si è allenato al 110%, con gli occhi della tigre, e quindi domani va in campo, gli volevo scatenare dentro un qualcosa che ho visto. Una panchina può e deve servire anche a questo. Siccome noi abbiamo un grande portiere ho bisogno di un grande portiere. È un leader, fermo restando che abbiamo un ottimo secondo portiere che si allena sempre al massimo e meritava indubbiamente una chance e si è fatto trovare pronto.

Magnani? Magnani gioca, da lui mi aspetto di più, ha delle particolarità psicologiche, a volte ti fa la grande partita a volte no, a me serve che sia sempre in giornata perché da un giocatore come lui mi aspetto che sia una garanzia.

Davanti? Sarr con l'Atalanta ha fatto molto bene, a Lecce ha avuto un problema fisico. Domani valuteremo come sta in ogni caso ne abbiamo altri. Un altro da cui mi aspetto tanto è Tengstedt che fino ad ora ha fatto molto bene e deve fare un passo ulteriore".

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