Ha ragione Paolo Zanetti quando dice che il Verona non merita questa classifica. Perché costruisce tanto, ha un'identità, perché ha un gioco che per diversi tratti delle partite è brillante. Perché ha qualità.
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Verona, meriti di più. Ma c’è un motivo se hai questa classifica
Ma è chiaro, nondimeno, che è la somma delle cose giuste che si fanno, quanto degli errori che vengono commessi da tutti, a determinare i risultati. Il calcio non è una scienza esatta, però non è casuale, non è un lancio di dadi.
L'Hellas ha pensato di aver vinto la gara con il Cagliaried è stato raggiunto. Con il Como, i primi due gol sono stati omaggiati. Pisa, Sassuolo, all'Olimpico con la Roma... Si può andare avanti.
I punti sono 5, come pure le marcature fatte. In classifica, i gialloblù sono alla pari con il Pisa e dietro hanno Fiorentina (lì di passaggio, è più che presumibile) e Genoa. Soltanto lo stesso Genoa e il Parma hanno segnato meno del Verona. Che, con le reti incassate con il Como, ha raggiunto la soglia delle 14. Di più (15) ne hanno prese solamente Fiorentina e Udinese. Egual misura dell'Hellas, invece, per Torino e Lecce. Il -9 complessivo tra gol realizzati e subiti significa che il Verona è, con il Genoa, la squadra con la peggior differenza reti della Serie A. Le vittorie colte sono 0.
È evidente che l'espressione per cui "non vuole girare"è stucchevole e non può bastare.
Scavalla il primo quarto di campionato, il Verona, con la partita con l'Inter (missione "impossibile"? Per salvarsi occorre portarne a termine qualcuna). L'Hellas giocherà con il Lecce, il Parma e il Genoa. A quel punto, le partite disputate saranno tredici. E, per allora, la squadra dovrà aver svoltato.
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